Organici potenziati, al Fvg assegnati 1.250 docenti
Sono 1.250 i posti di docenti complessivamente messi a disposizione della nostra regione per la fase C delle immissioni in ruolo nella scuola pubblica. È quanto prevede il decreto sugli organici potenziati, emesso lo scorso 22 ottobre dall’Ufficio scolastico regionale, sul quale sono arrivate finalmente le indicazioni operative del ministero.
I NUMERI. I posti assegnati, 55.000 a livello nazionale sui 100.000 previsti compessivamente nelle tre fasi della riforma, costituiscono anche a livello regionale il contingente più grosso delle immissioni in ruolo programmate dalla legge 107. Dei 1.250 assegnati al Fvg, di cui 45 per le scuole di lingua slovena, 550 sono per Udine, 274 per Trieste, 245 per Pordenone e 181 per Gorizia. Riguardo alla suddivisione per ordini di scuole, il contingente più grosso è per le superiori con 571 posti, seguite dalla primaria con 481 e dalle medie di 1° grado con 198. Sono 91, sui 1.250 complessivi, i posti destinati agli insegnanti di sostegno (vedi la tabella a fondo pagina).
LE CRITICITÀ. «Una parte anche consistente dei posti previsti ““ spiegano il segretario regionale della Flc-Cgil Adriano Zonta, assieme al segretario provinciale di Udine Natalino Giacomini ““ rischia però di non essere effettivamente assegnata, a causa dei criteri scelti dal Governo, perché questi mettono in secondo piano il fabbisogno e le esigenze richieste dai singoli istituti, cioè i piani per l’offerta formativa, che dovranno fare i conti con le specializzazioni disponibili in Gae. Infatti, come è noto, non tutti i precari inseriti nelle graduatorie hanno prodotto domanda di disponibilità per le fasi B e C: questo riduce il numero di docenti presenti in graduatoria e la scelta di professionalità a disposizione delle scole. Ma non basta: i posti richiesti dalle scuole non potranno essere coperti con supplenze, se il docente prescelto dovesse avere già conseguito un incarico per l’anno scolastico in corso».
INFANZIA E SCUOLE SLOVENE. Un’altra pesante criticità , già sollevata dai sindacati in sede di discussione della legge 107, riguarda la scuola dell’infanzia, totalmente esclusa dalla fase B e C, «lasciando così irrisolti ““ proseguono Zonta e Giacomini ““ i gravi problemi legati alla sostituzione dei docenti assenti per malattia e le numerose richieste da parte dei genitori di allungamento dell’orario ». Resta inoltre da sciogliere il nodo dei posti assegnati alle scuole slovene e bilingue, visto che le attuali graduatorie non ne garantiscono la piena copertura.
L’ITER. La procedura disciplinata dalla legge 107 prevede, dopo la pubblicazione delle tabelle con i posti disponibili, divisi per classe di concorso, l’invio delle proposte di assunzione ai precari inseriti nelle Gae, che dovrebbero riceverle entro la fine di questo mese con l’indicazione della provincia (e non della sede di lavoro). Dopo di che ci saranno 10 giorni di tempo per l’accettazione online delle proposte, pena la non immissione in ruolo e la cancellazione dalle Gae. Nel caso in cui il docente che riceve la proposta sia temporaneamente impossibilitato ad assumere l’incarico perché titolare di una supplenza già conferita per l’attuale anno scolastico, l’immissione è in ogni caso garantita, con presa in servizio rimandata al 1° settembre 2016.
I NUMERI. I posti assegnati, 55.000 a livello nazionale sui 100.000 previsti compessivamente nelle tre fasi della riforma, costituiscono anche a livello regionale il contingente più grosso delle immissioni in ruolo programmate dalla legge 107. Dei 1.250 assegnati al Fvg, di cui 45 per le scuole di lingua slovena, 550 sono per Udine, 274 per Trieste, 245 per Pordenone e 181 per Gorizia. Riguardo alla suddivisione per ordini di scuole, il contingente più grosso è per le superiori con 571 posti, seguite dalla primaria con 481 e dalle medie di 1° grado con 198. Sono 91, sui 1.250 complessivi, i posti destinati agli insegnanti di sostegno (vedi la tabella a fondo pagina).
LE CRITICITÀ. «Una parte anche consistente dei posti previsti ““ spiegano il segretario regionale della Flc-Cgil Adriano Zonta, assieme al segretario provinciale di Udine Natalino Giacomini ““ rischia però di non essere effettivamente assegnata, a causa dei criteri scelti dal Governo, perché questi mettono in secondo piano il fabbisogno e le esigenze richieste dai singoli istituti, cioè i piani per l’offerta formativa, che dovranno fare i conti con le specializzazioni disponibili in Gae. Infatti, come è noto, non tutti i precari inseriti nelle graduatorie hanno prodotto domanda di disponibilità per le fasi B e C: questo riduce il numero di docenti presenti in graduatoria e la scelta di professionalità a disposizione delle scole. Ma non basta: i posti richiesti dalle scuole non potranno essere coperti con supplenze, se il docente prescelto dovesse avere già conseguito un incarico per l’anno scolastico in corso».
INFANZIA E SCUOLE SLOVENE. Un’altra pesante criticità , già sollevata dai sindacati in sede di discussione della legge 107, riguarda la scuola dell’infanzia, totalmente esclusa dalla fase B e C, «lasciando così irrisolti ““ proseguono Zonta e Giacomini ““ i gravi problemi legati alla sostituzione dei docenti assenti per malattia e le numerose richieste da parte dei genitori di allungamento dell’orario ». Resta inoltre da sciogliere il nodo dei posti assegnati alle scuole slovene e bilingue, visto che le attuali graduatorie non ne garantiscono la piena copertura.
L’ITER. La procedura disciplinata dalla legge 107 prevede, dopo la pubblicazione delle tabelle con i posti disponibili, divisi per classe di concorso, l’invio delle proposte di assunzione ai precari inseriti nelle Gae, che dovrebbero riceverle entro la fine di questo mese con l’indicazione della provincia (e non della sede di lavoro). Dopo di che ci saranno 10 giorni di tempo per l’accettazione online delle proposte, pena la non immissione in ruolo e la cancellazione dalle Gae. Nel caso in cui il docente che riceve la proposta sia temporaneamente impossibilitato ad assumere l’incarico perché titolare di una supplenza già conferita per l’attuale anno scolastico, l’immissione è in ogni caso garantita, con presa in servizio rimandata al 1° settembre 2016.