Il tribunale di Udine riconosce i diritti dei precari della scuola
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Udine ha accolto il ricorso promosso da FLC CGIL a tutela di 19 docenti precari, nei limiti e secondo i criteri stabiliti dalla Corte Costituzionale.
Con pronunciamento dell’08 maggio u.s., reso su istanza promossa dagli avvocati Luciana Criaco, Davide Leonardi e Daniele Pezzetta, il Tribunale di Udine, in funzione di Giudice del Lavoro,
– ha accertato l’illegittimità della successione dei contratti a termine in riferimento ai ricorrenti, non ancora immessi in ruolo, destinatari di contratti a t.d. per oltre 36 mesi su posti dell’organico di diritto (scadenza al 31/08)
– ha condannato, quindi, il MIUR a pagare a ciascuno dei predetti ricorrenti un’indennità risarcitoria calcolata in misura pari a 4 mensilità della loro ultima retribuzione globale di fatto
– ha accertato il diritto di tutti i ricorrenti alla medesima progressione stipendiale spettante ai docenti di ruolo
– ha condannato, quindi, il MIUR a pagare a tutti le differenze retributive dovute a tale titolo, nel limite della prescrizione quinquennale, oltre agli interessi legali dalla maturazione di ogni singola posta fino al saldo definitivo.
Soddisfazione per un giusto riconoscimento di diritti a lungo negati, ma rammarico per quei criteri, del tutto restrittivi, stabiliti dalla Corte Costituzionale che hanno deluso le legittime aspettative di molti precari.